“Come foglia nel vento”
Di Vincenzo Maria D’Ascanio.
"Sono come foglia nel vento
sparpagliata indifferente in ogni dove,
possenti borchie incastrano la mente
rendendo il tutto irrazionale.
Ieri vivevo nel paese tra i monti
tra gli ulivi e i fiumi secolari,
miti eterni incisi sugli altari
nella sontuosità dei tacchi millenari.
Oggi arranco nella città polverosa
tra libri scomodi e scrivanie solitarie,
tra visi scavati da droga o barbarie
nell’arida miseria dei quartieri popolari.
Domani partirò per un sogno lontano
forse il soffio vitale desterò,
da luoghi lontani col vascello tornerò
per portarti germogli tropicali.
Intanto il vento soffia, mi vuole trascinare,
la gelida solitudine abbraccerò,
alla casa di un tempo forse penserò
ma solo se mi vorrai accompagnare.
Il vento senza posa mi vuole trasportare
non so quale porta varcherò,
delle mie radici scegliendo mai saprò
senza te, in alcun luogo voglio andare.
Come foglia nel vento...
non so quali voci ascolterò,
so in quali occhi mi spegnerò,
non so, di quante morti morirò."
Gennaio 2016
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